7 consigli per evitare che la vostra app venga rifiutata da Apple
Scritto da Arianna Testi il
Creare applicazioni ormai è diventato un vero gioco da ragazzi! Tra app builder e manuali on line per il self development, oggi sono sempre di più coloro che scelgono di lanciarsi in questa nuova avventura, con la speranza che il loro progetto non solo acquisti popolarità ma che porti anche un qualche tipo di guadagno.
Se Google impone quasi zero barriere all'entrata alla pubblicazione su Play Store, eseguendo invece una review delle app a posteriori, Apple continua con la sua filosofia di maxi controllo e tolleranza zero.
Tutto questo dovrebbe portare il vantaggio, per l'utente finale, di non incappare in applicazioni piene di bug o con contenuti di scarsa qualità. Ma è veramente così?
Il mio lavoro mi porta a relazionarmi con diversi tipi di applicazioni, per design, tipi di contenuto e user experience. E dopo un numero considerevole di applicazioni inviate ad Apple, devo essere sincera nel dire che non ho ancora ben capito la logica dietro alle loro review.
Dopo tutto... Chi non ha mai trovato un'app inutilizzabile o orrenda su Apple alzi la mano!
Sono molte, invece, le app rifiutate per la nomina di una piattaforma esterna nel titolo di un video, o all'interno di un articolo, ecc.. Oppure perché i contenuti vengono ritenuti troppo di nicchia.
Non è forse un po' esagerato?
Se Google impone quasi zero barriere all'entrata alla pubblicazione su Play Store, eseguendo invece una review delle app a posteriori, Apple continua con la sua filosofia di maxi controllo e tolleranza zero.
Tutto questo dovrebbe portare il vantaggio, per l'utente finale, di non incappare in applicazioni piene di bug o con contenuti di scarsa qualità. Ma è veramente così?
Il mio lavoro mi porta a relazionarmi con diversi tipi di applicazioni, per design, tipi di contenuto e user experience. E dopo un numero considerevole di applicazioni inviate ad Apple, devo essere sincera nel dire che non ho ancora ben capito la logica dietro alle loro review.
Dopo tutto... Chi non ha mai trovato un'app inutilizzabile o orrenda su Apple alzi la mano!
Sono molte, invece, le app rifiutate per la nomina di una piattaforma esterna nel titolo di un video, o all'interno di un articolo, ecc.. Oppure perché i contenuti vengono ritenuti troppo di nicchia.
Non è forse un po' esagerato?
Come evitare il rifiuto
Oltre alla tolleranza zero Apple ha anche dei tempi di revisione abbastanza lunghi, quindi l'unico modo per "proteggersi" dal rifiuto è quello di compiere tutti i seguenti passi:
1. Lavorare con ampio anticipo, specialmente se si ha un deadline importante, incominciando in primo luogo dall'apertura del Developer Account Apple , per il quale ci vogliono circa 24 ore se si tratta di un account personale, o alcuni giorni se si tratta di un account societario.
Sia nel 2013 che quest'anno abbiamo avuto l'occasione di incontrare uno dei più alti esponenti di Apple al MWC, con il quale abbiamo avuto modo di parlare proprio delle tempistiche di revisione. Ci ha spiegato che le app vengono tutte controllate da un team organico, e che il responso viene garantito tra i 7 e i 20 giorni.
Bisogna ammettere che nell'ultimo anno, Apple è riuscita ad abbassare i tempi di review; Sono infatti rari i casi di attesa superiori ai 7 giorni.
Questo equivale a dire che non dovete attendere la settimana prima del vostro evento per inviare l'app! Se volete pubblicarla in un giorno preciso, potete inviarla per la revisione anche un mese prima e poi usare l'opzione, offertavi durante la pubblicazione, di scegliere una data di rilascio precisa, programmandone così la pubblicazione nel giorno esatto di vostro interesse.
2. Leggere la Guideline di Apple. Non sarà la lettura più entusiasmante del secolo ma è una medicina, e perciò va ingoiata. Imparerete che è assolutamente vietato inserire il logo di Apple o di un altra marca se non di proprietà di chi crea l'app stessa; che vengono respinte le app che hanno nella scheda dello store un'icona o un nome differente rispetto a quello presente in-app; Che è vietato pubblicare app con riferimenti a persone reali senza il loro consenso, e che le opzioni di localizzazione possono venire utilizzate solo quando necessarie al servizio o alle funzionalità offerte, ecc...
3. Prestare attenzione al design e alla user experience, oltre che ai contenuti. Fate provare la vostra app ad un amico e prestate attenzione a come si relaziona con la navigazione. Capirete subito se l'app che avete creato è intuitiva oppure ha bisogno di qualche aggiustamento.
4. Testare più e più volte la versione AdHoc della vostra app ( l'esatta copia dell'app che invierete allo store ), su vari dispositivi, prima di inviarla. Vi permetterà di scovare, prima di Apple, tutti i più piccoli errori.
5. Compilare correttamente i meta data richiesti su iTunes Connect; Inserite i giusti Tag, delle immagini appropriate, scegliete il giusto rating ( Se la vostra app tratta di alcolici o sesso, ricordatevi di menzionarlo nelle questionario, altrimenti la vostra app verrà rigettata), inserite i dati di contatto e controllate che gli URL funzionino correttamente. Tutto deve essere trasparente e comprensibile per l'utente finale.
1. Lavorare con ampio anticipo, specialmente se si ha un deadline importante, incominciando in primo luogo dall'apertura del Developer Account Apple , per il quale ci vogliono circa 24 ore se si tratta di un account personale, o alcuni giorni se si tratta di un account societario.
Sia nel 2013 che quest'anno abbiamo avuto l'occasione di incontrare uno dei più alti esponenti di Apple al MWC, con il quale abbiamo avuto modo di parlare proprio delle tempistiche di revisione. Ci ha spiegato che le app vengono tutte controllate da un team organico, e che il responso viene garantito tra i 7 e i 20 giorni.
Bisogna ammettere che nell'ultimo anno, Apple è riuscita ad abbassare i tempi di review; Sono infatti rari i casi di attesa superiori ai 7 giorni.
Questo equivale a dire che non dovete attendere la settimana prima del vostro evento per inviare l'app! Se volete pubblicarla in un giorno preciso, potete inviarla per la revisione anche un mese prima e poi usare l'opzione, offertavi durante la pubblicazione, di scegliere una data di rilascio precisa, programmandone così la pubblicazione nel giorno esatto di vostro interesse.
2. Leggere la Guideline di Apple. Non sarà la lettura più entusiasmante del secolo ma è una medicina, e perciò va ingoiata. Imparerete che è assolutamente vietato inserire il logo di Apple o di un altra marca se non di proprietà di chi crea l'app stessa; che vengono respinte le app che hanno nella scheda dello store un'icona o un nome differente rispetto a quello presente in-app; Che è vietato pubblicare app con riferimenti a persone reali senza il loro consenso, e che le opzioni di localizzazione possono venire utilizzate solo quando necessarie al servizio o alle funzionalità offerte, ecc...
3. Prestare attenzione al design e alla user experience, oltre che ai contenuti. Fate provare la vostra app ad un amico e prestate attenzione a come si relaziona con la navigazione. Capirete subito se l'app che avete creato è intuitiva oppure ha bisogno di qualche aggiustamento.
4. Testare più e più volte la versione AdHoc della vostra app ( l'esatta copia dell'app che invierete allo store ), su vari dispositivi, prima di inviarla. Vi permetterà di scovare, prima di Apple, tutti i più piccoli errori.
5. Compilare correttamente i meta data richiesti su iTunes Connect; Inserite i giusti Tag, delle immagini appropriate, scegliete il giusto rating ( Se la vostra app tratta di alcolici o sesso, ricordatevi di menzionarlo nelle questionario, altrimenti la vostra app verrà rigettata), inserite i dati di contatto e controllate che gli URL funzionino correttamente. Tutto deve essere trasparente e comprensibile per l'utente finale.
6. Assicurarsi di compilare correttamente le informazioni riguardanti l'Advertising Identifier e il third-party content. (Gli utenti di GoodBarber troveranno un dettagliato online help nel loro back office).
Nel presentare la vostra applicazione per la revisione, vi verrà chiesto se la vostra applicazione utilizza l'Advertising Identifier (IDFA) per la pubblicità. Se indicate che la vostra applicazione utilizza l'IDFA, ma in realtà essa non riporta le funzionalità per la visualizzazione degli annunci o non vi sono annunci correttamente pubblicati, la vostra applicazione verrà respinta. Quando testate la vostra applicazione iOS verificate anche che gli annunci funzionino correttamente.
Allo stesso modo, se indicate che la vostra applicazione non utilizza la l'IDFA, quando in realtà lo fa, alla vostra applicazione verrà assegnato lo status "Invalid Binary".
Durante l'invio dell'app vi troverete anche a rispondere alla domanda "Does your app contain, display, or access third-party content?", e con third-party content ci si riferisce anche al semplice accesso ad una pagina web. Per cui la risposta a questa domanda è praticamente sempre "Yes".
7. GoodBarber prima della pubblicazione vi fa trovare una lista di passaggi obbligatori/consigliati. Qui sotto trovate lo screenshot relativo, così anche se non state utilizzando GoodBarber avrete una linea guida da cui partire. Se seguirete questi consigli, eviterete futuri dispiaceri ;)
Se seguirete questi passi, avete il 99% di probabilità che la vostra App non venga rifiutata da Apple... E ricordatevi che incrociare le dita può sempre aiutare ;)
Nel presentare la vostra applicazione per la revisione, vi verrà chiesto se la vostra applicazione utilizza l'Advertising Identifier (IDFA) per la pubblicità. Se indicate che la vostra applicazione utilizza l'IDFA, ma in realtà essa non riporta le funzionalità per la visualizzazione degli annunci o non vi sono annunci correttamente pubblicati, la vostra applicazione verrà respinta. Quando testate la vostra applicazione iOS verificate anche che gli annunci funzionino correttamente.
Allo stesso modo, se indicate che la vostra applicazione non utilizza la l'IDFA, quando in realtà lo fa, alla vostra applicazione verrà assegnato lo status "Invalid Binary".
Durante l'invio dell'app vi troverete anche a rispondere alla domanda "Does your app contain, display, or access third-party content?", e con third-party content ci si riferisce anche al semplice accesso ad una pagina web. Per cui la risposta a questa domanda è praticamente sempre "Yes".
7. GoodBarber prima della pubblicazione vi fa trovare una lista di passaggi obbligatori/consigliati. Qui sotto trovate lo screenshot relativo, così anche se non state utilizzando GoodBarber avrete una linea guida da cui partire. Se seguirete questi consigli, eviterete futuri dispiaceri ;)
Se seguirete questi passi, avete il 99% di probabilità che la vostra App non venga rifiutata da Apple... E ricordatevi che incrociare le dita può sempre aiutare ;)
Perché Apple rifiuta?
Tutte le app sviluppate negli ultimi anni, hanno di certo portato un po' di lavoro extra al team di review di Cupertino. Forse è proprio questa la ragione della comparsa della Top 10 delle ragioni di rifiuto da parte di Apple . Una lista di tutte le ragioni di rifiuto dell'ultima settimana di Agosto 2014, tra cui appunto la mancanza di informazioni (14%), Bugs (8%), Descrizione e screenshot non rilevanti (6%)...
Quindi da un lato abbiamo Apple, che sembra aver perso un po' perdere la pazienza, a causa del flusso di app non "al suo livello", e dall'altra abbiamo utenti che pagano gli 80€ di abbonamento annuale per poi veder rigettata la propria app per infinite piccolezze.
Chi si piegherà? Si arriverà ad un accordo favorevole per entrambi?... Chissà !
Apple è di sicuro troppo tassativa su molte cose, ma bisogna ammettere che questa rigidità le permette anche di avere un controllo quasi totale sul prodotto che offre ai suoi utenti e costringe gli sviluppatori, gli utilizzatori degli app builder, e gli app builder stessi ad impegnarsi maggiormente nello sviluppo e nella cura delle app.
Io sono una grande fan dei prodotti Apple, ma nonostante ciò se penso alla vecchia filosofia di Apple, contro lo status quo, beh... Di delusione ne arriva tanta!
« Here's to the crazy ones. The misfits. The rebels. The troublemakers. The round pegs in the square holes. The ones who see things differently. They're not fond of rules. And they have no respect for the status quo. You can quote them, disagree with them, glorify or vilify them. About the only thing you can't do is ignore them. Because they change things. They push the human race forward. And while some may see them as the crazy ones, we see genius. Because the people who are crazy enough to think they can change the world, are the ones who do. »
Chi si piegherà? Si arriverà ad un accordo favorevole per entrambi?... Chissà !
Apple è di sicuro troppo tassativa su molte cose, ma bisogna ammettere che questa rigidità le permette anche di avere un controllo quasi totale sul prodotto che offre ai suoi utenti e costringe gli sviluppatori, gli utilizzatori degli app builder, e gli app builder stessi ad impegnarsi maggiormente nello sviluppo e nella cura delle app.
Io sono una grande fan dei prodotti Apple, ma nonostante ciò se penso alla vecchia filosofia di Apple, contro lo status quo, beh... Di delusione ne arriva tanta!
« Here's to the crazy ones. The misfits. The rebels. The troublemakers. The round pegs in the square holes. The ones who see things differently. They're not fond of rules. And they have no respect for the status quo. You can quote them, disagree with them, glorify or vilify them. About the only thing you can't do is ignore them. Because they change things. They push the human race forward. And while some may see them as the crazy ones, we see genius. Because the people who are crazy enough to think they can change the world, are the ones who do. »
― Apple Inc.