Agency Spotlight: il caso di successo di Reformed Media
Scritto da GoodBarber Team il
Benvenuto alla nostra nuova serie di articoli dedicati ai casi di successo tra le nostre agenzie reseller: Agency Spotlight. Per te tante informazioni utili, consigli e trucchi da chi é nel business delle applicazioni mobile da tempo. Abbiamo avuto l'opportunità di intervistare alcuni di loro e farci raccontare le loro storie. Oggi é il turno di Eric Pastorek dell'agenzia Reformed Media .
Perché non ci racconti un po' sulla tua agenzia e di come tutto ha avuto inizio?
Reformed Media venne alla luce essenzialmente nel 2011 quando comprai il dominio premium .com e cominciai a promuovere i miei servizi con questo nome. Prima di questa data ero un semplice freelancer impegnato nella creazione di siti web. Ho iniziato nel 2007 e creato numerose pagine web, poi ho deciso di mettere da parte il print design e dedicarmi alla programmazione.
Una volta che mi sono fatto un certo nome come Reformed Media, iniziai a cercare un mercato di nicchia su cui focalizzarmi. Lo sviluppo di siti web per chiese é un mercato pressoché sconfinato ed é per questo motivo che ho pensato subito alle chiese riformate e presbiteriane. Fino al 2015 non ho comunque mai pensato alla possibilità di aggiungere delle applicazioni mobile tra i miei servizi.
Posso dire tranquillamente che il 2016 è stato l'anno della svolta per Reformed Media. In quest'ultimo anno ho infatti formalizzato il mio design, i miei servizi, il listino prezzi, il materiale promozionale e ho iniziato a partecipare eventi dove poter entrare in contatto con qualche decision maker.
Una volta che mi sono fatto un certo nome come Reformed Media, iniziai a cercare un mercato di nicchia su cui focalizzarmi. Lo sviluppo di siti web per chiese é un mercato pressoché sconfinato ed é per questo motivo che ho pensato subito alle chiese riformate e presbiteriane. Fino al 2015 non ho comunque mai pensato alla possibilità di aggiungere delle applicazioni mobile tra i miei servizi.
Posso dire tranquillamente che il 2016 è stato l'anno della svolta per Reformed Media. In quest'ultimo anno ho infatti formalizzato il mio design, i miei servizi, il listino prezzi, il materiale promozionale e ho iniziato a partecipare eventi dove poter entrare in contatto con qualche decision maker.
Come hai imparato a gestire il tuo business?
Ancora ho decisamente molto da imparare. Ho avuto modo di lavorare in passato, dal 2003 al 2007, in un'agenzia pubblicitaria: la Peacock Advertising. Il proprietario dell'agenzia è stato il mio mentore e mi ha insegnato e gestire un business a vari livelli, dalla vendita in sé a lavorare con i clienti. Dopo di che ho frequentato corsi e seminari e utilizzato altre risorse come Udemy e iThemes per formarmi.
Qual é stata la cosa migliore fatta durante il primo anno?
Investire su GoodBarber, decisamente. Un servizio ben conosciuto che offre una soluzione reale per quanto riguarda il mobile. Ciò mi diede la possibilità di parlare con sacerdoti che fino a quel momento erano stati un po' chiusi di fronte all'opzione website.
Qual é stata invece la tua più grande sfida come agenzia?
Ogni business ha le proprie sfide. Nel mio caso é quella di lavorare con dei comitati. Molte delle organizzazioni con cui lavoro hanno bisogno di riunirsi in comitati per rivedere e decidere il budget dell'anno successivo. Per questo motivo io ho la possibilità di parlare con loro una volta all'anno.
Il prezzo può anche questo essere una sfida, anche perché molte di queste organizzazioni con cui ho a che fare hanno un budget relativamente basso. Per questo motivo provo ad "adattare" la mia offerta alle piccole comunità, cercando di fare il possibile per coprire i costi e trarre i profitti necessari per poter andare avanti.
C'é da dire inoltre che non mi considero un vero venditore, non mi trovo infatti a mio agio al momento di contattare persone con cui "contrattare" e fare la mia proposta. Penso che partecipare ad eventi sia il modo migliore per pubblicizzare il proprio brand. Un ottimo modo per farsi conoscere e allacciare dei rapporti.
Il prezzo può anche questo essere una sfida, anche perché molte di queste organizzazioni con cui ho a che fare hanno un budget relativamente basso. Per questo motivo provo ad "adattare" la mia offerta alle piccole comunità, cercando di fare il possibile per coprire i costi e trarre i profitti necessari per poter andare avanti.
C'é da dire inoltre che non mi considero un vero venditore, non mi trovo infatti a mio agio al momento di contattare persone con cui "contrattare" e fare la mia proposta. Penso che partecipare ad eventi sia il modo migliore per pubblicizzare il proprio brand. Un ottimo modo per farsi conoscere e allacciare dei rapporti.
Quali devono essere le qualità più importanti in un'agenzia?
- Pazienza
- Integrità
- Organizzazione
- Attenzione al cliente
- Avere una 'Vision' e una 'Mission'
- Avere un prodotto e un servizio di qualità
- Integrità
- Organizzazione
- Attenzione al cliente
- Avere una 'Vision' e una 'Mission'
- Avere un prodotto e un servizio di qualità
Come deve essere una buona app secondo te?
Usabilità e praticità prima di tutto. Delle buone funzionalità che però, come appena detto, devono essere pratiche nell'utilizzo. Quindi c'è la flessibilità che é inoltre importante, in quanto organizzazioni differenti hanno anche differenti bisogni.
Ti invito a dare un'occhiata all'app della Bibbia della Chiesa Presbiteriana (disponibile per iOS e Android).
Ti invito a dare un'occhiata all'app della Bibbia della Chiesa Presbiteriana (disponibile per iOS e Android).
Adesso però parlaci un po' di te.
Ho sempre avuto un grande feeling col design fin da quando ero bambino. Negli anni del liceo il mio professore di arte mi ha sempre dato del pazzo per il fatto che volessi fare disegno grafico, in quanto "non era vera arte". Credo fosse semplicemente un modo per darmi degli insegnamenti.
Un altro conflitto adolescenziale fu quando presi in considerazione di andare al Bible College, poi però ho pensato che dovevo trovare un modo per poter vivere come designer, ovvero quello che volevo realmente fare. Andai così alla scuola tecnica di Pittsburgh, che era l'unica che metteva l'arte per così dire tradizionale come base della grafica per computer. Non so se lo fanno ancora, ma sicuro ebbi una formazione eccezionale, non esclusivamente computer design.
Dopo essermi laureato e aver lavorato per due giornali, dove mi dedicavo all'impaginazione e alla pubblicità, ho passato alcuni anni a lavorare in un'agenzia pubblicitaria in Tennessee. Così nel 2007 decisi di dare un giro di vite, tornai all'università dove presi una seconda laurea questa volta in Teologia. Feci quindi un master in Teologia e Sacerdozio per diventare Pastore o missionario.
Dopo un periodo di ricerca interiore e grazie ai consigli di alcune persone di fiducia, ho pensato che era giunto il momento di sfruttare al meglio i miei punti di forza combinandoli.
Un altro conflitto adolescenziale fu quando presi in considerazione di andare al Bible College, poi però ho pensato che dovevo trovare un modo per poter vivere come designer, ovvero quello che volevo realmente fare. Andai così alla scuola tecnica di Pittsburgh, che era l'unica che metteva l'arte per così dire tradizionale come base della grafica per computer. Non so se lo fanno ancora, ma sicuro ebbi una formazione eccezionale, non esclusivamente computer design.
Dopo essermi laureato e aver lavorato per due giornali, dove mi dedicavo all'impaginazione e alla pubblicità, ho passato alcuni anni a lavorare in un'agenzia pubblicitaria in Tennessee. Così nel 2007 decisi di dare un giro di vite, tornai all'università dove presi una seconda laurea questa volta in Teologia. Feci quindi un master in Teologia e Sacerdozio per diventare Pastore o missionario.
Dopo un periodo di ricerca interiore e grazie ai consigli di alcune persone di fiducia, ho pensato che era giunto il momento di sfruttare al meglio i miei punti di forza combinandoli.
Reformed Media venne creata con 3 obiettivi precisi per chiese e sacerdozi:
- Aiutarli nella loro presenza online;
- Aiutarli ad avere un rapporto più stretto con la propria comunità;
- Permettergli di raggiungere un numero più elevato di persone.
Per poterlo fare tutto ciò ho sviluppato soluzioni "online" come siti web e app e "offline" come la pubblicità tradizionale, training e consulenze di marketing. Sono felicissimo di quanto raggiunto fino ad ora e penso in continuazione a dove sarò e a come potrò essere tra 5 anni (e di conseguenza come sarà il mio servizio).
- Aiutarli nella loro presenza online;
- Aiutarli ad avere un rapporto più stretto con la propria comunità;
- Permettergli di raggiungere un numero più elevato di persone.
Per poterlo fare tutto ciò ho sviluppato soluzioni "online" come siti web e app e "offline" come la pubblicità tradizionale, training e consulenze di marketing. Sono felicissimo di quanto raggiunto fino ad ora e penso in continuazione a dove sarò e a come potrò essere tra 5 anni (e di conseguenza come sarà il mio servizio).
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