GoodBarber all'AppDays 2016: Feature Templates, Open Product...
Scritto da Muriel Santoni il
Mathieu , Dominique , Jerome e me (Muriel ) siamo per cui volati destinazione Parigi. Come sempre uno degli obiettivi è quello di fare networking e scambiare opinioni con gli altri partecipanti e ovviamente incontrare nostri clienti. Un modo per avere un feedback diretto sul prodotto. Con l’occasione volevo fare una menzione speciale per Olivier Waubant de L’Atelier des Applis e Julie e Gregory di happyngood .
Feature tempting
Quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di presentare la nostra filosofia di sviluppo al pubblico più esperto presente all’evento.
GoodBarber si è evoluta molto nel corso degli anni. Agli inizi era una semplice azienda che si dedicava a creare app su misura, oggi porta invece con sè un processo di creazione di applicazioni mobile più ‘industrializzato'.
Durante la nostra conferenza abbiamo avuto modo di far vedere al pubblico il cammino che è stato fatto lungo tutti questi anni, mostrando come abbiamo gestito le varie transizioni, avendo sempre chiaro i nostri obiettivi: riuscire a mantenere prestazioni di alto livello, diminuendo la complessità e i costi di manutenzione, con l’aumento costante di progetti in produzione.
- Due app differenti sono spesso molto più simili di quello che sembrano.
- Più app ci sono in produzione, più complessa è la manutenzione.
Una volta chiare queste osservazioni, ci è sembrato logico concentrare i nostri sforzi sull’investimento iniziale, ovvero: cosa possiamo fare oggi che ci permetta di risparmiare tempo e lavoro domani? Da allora abbiamo seguito la stessa logica, creare il cuore di una specifica app per ognuno dei progetti, combinandolo con dei moduli generici riutilizzabili.
L’idea è stata quella di invertire questa logica creando un nucleo dell’app generico, comune a tutti i nostri progetti. Questo nucleo generico, con dei blocchi specifici (riutilizzabili o meno), il tutto per rispondere ai bisogni dei nostri clienti. Ecco così servito il nuovo approccio!
La nostra filosofia è una specie di compromesso tra due diverse tendenze:
1) L’utilizzo di micro componenti, che consente di avere una grande offerta dal punto di vista commerciale ma che richiede la messa in comune dei differenti moduli per ogni progetto.
2) La creazione di un progetto “modello”, dove l’app è un componente unico, che permette di risparmiare tempo nella fase di sviluppo, riducendo però l’offerta commerciale.
La nostra linea guida è dunque: creare dei componenti “mediani” per ogni specifica funzionalità.
L’investimento iniziale consiste in pratica nel valutare tutti i possibili scenari di una determinata caratteristica, in modo da poter integrare i parametri sufficienti per la sua futura personalizzazione. Come risultato abbiamo ottenuto un assemblaggio strutturato da vari ‘pezzi’, dove ognuno di questi viene provato individualmente per facilitare il funzionamento.
Se vuoi saperne di più sul Feature Templating qui hai il video della nostra conferenza (in francese):
A che punto siamo con GoodBarber Open Product?
L’anno scorso, in occasione dell’AppDays 2015, abbiamo presentato un nuovo progetto: GoodBarber Open Product. In questo anno abbiamo avuto modo di raccogliere numerosi feedback che ci hanno permesso di ripensare il tutto in modo un po’ diverso.
Sulla carta GoodBarber Open Product è stata una buona idea, ma nella pratica abbiamo avuto modo di vedere che c’erano troppe restrizioni per gli sviluppatori. Il modo in cui avevamo pensato inizialmente GBOP richiedeva uno sviluppo per iOS, Android e web. Una mole di lavoro enorme! Inoltre tutti gli sviluppatori ci hanno comunicato che il fatto di non potere utilizzare il back office della propria applicazione implicava una perdita in fatto di fluidità, oltre a maggiori difficoltà nel vendere il progetto ai clienti. Il progetto andava infatti compilato esternamente.
Abbiamo così deciso di ripensare GBOP, applicandovi la filosofia “Feature Template” che ti ho spiegato poco fa. L’idea è quella di mantenere un nucleo nativo molto generico, mantenuto da GoodBarber e capace di evolversi in modo indipendente, senza riguardare le interconnessioni tra moduli. Adesso tra questi moduli, i “brick” sviluppati dai programmatori in Angular JS si integrano perfettamente. Sarà possibile arrichire le tue app utilizzando un solo linguaggio.
Crediamo che questo sia il modo migliore per permettere a soggetti terzi di ampliare le funzionalità di GoodBarber. Adesso abbiamo solo bisogno del tempo per realizzare tutti gli aggiustamenti necessari per far si che tutto funzioni bene. E prima concludiamo questo nuovo passo, prima possiamo andare avanti con ulteriori nuovi progetti.
A presto!
Stay tuned!
Tradotto da Michele Pisani