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GoodBarber all'AppDays 2016: Feature Templates, Open Product...

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Credit: Philippe Barbosa

Credit: Philippe Barbosa

Per il secondo anno consecutivo abbiamo avuto l'opportunità di prendere parte all’AppDays di Parigi. Nel 2014, a causa della concomitanza con il Web Summit dublinese, non abbiamo potuto partecipare. Cosa che abbiamo fatto invece l’anno successivo, per l’AppDays 2015. Un’esperienza positiva che ci ha spinto a essere presenti anche in questo 2016, con l’intenzione di condividere le nostre esperienze in materia di sviluppo e parlare dell’evoluzione di GoodBarber.
 
Ogni volta che ne abbiamo la possibilità, proviamo a farvi sentire parte dell’evento, attraverso i social network o mettendo a vostra disposizione dei biglietti. Nel caso dell’AppDays 2016 abbiamo dato degli ingressi ai reseller della zona. Ci sarebbe piaciuto portare tutti i nostri utenti, ma ciò che siamo comunque riusciti ad ottenere dall’organizzazione, sono stati degli sconti per tutti i GoodBarbers che volevano partecipare. 

Mathieu , Dominique , Jerome e me (Muriel ) siamo per cui volati destinazione Parigi. Come sempre uno degli obiettivi è quello di fare networking e scambiare opinioni con gli altri partecipanti e ovviamente incontrare nostri clienti. Un modo per avere un feedback diretto sul prodotto. Con l’occasione volevo fare una menzione speciale per Olivier Waubant de L’Atelier des Applis e Julie e Gregory di happyngood .
 

Feature tempting

Credit: Philippe Barbosa

Credit: Philippe Barbosa

Quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di presentare la nostra filosofia di sviluppo al pubblico più esperto presente all’evento.  

GoodBarber si è evoluta molto nel corso degli anni. Agli inizi era una semplice azienda che si dedicava a creare app su misura, oggi porta invece con sè un processo di creazione di applicazioni mobile più ‘industrializzato'. 

Durante la nostra conferenza abbiamo avuto modo di far vedere al pubblico il cammino che è stato fatto lungo tutti questi anni, mostrando come abbiamo gestito le varie transizioni, avendo sempre chiaro i nostri obiettivi: riuscire a mantenere prestazioni di alto livello, diminuendo la complessità e i costi di manutenzione, con l’aumento costante di progetti in produzione.
 

 
Una sfida che abbiamo superato con un approccio leggermente diverso, dopo essere giunti a questa conclusione:

- Due app differenti sono spesso molto più simili di quello che sembrano.
- Più app ci sono in produzione, più complessa è la manutenzione.

Una volta chiare queste osservazioni, ci è sembrato logico concentrare i nostri sforzi sull’investimento iniziale, ovvero: cosa possiamo fare oggi che ci permetta di risparmiare tempo e lavoro domani? Da allora abbiamo seguito la stessa logica, creare il cuore di una specifica app per ognuno dei progetti, combinandolo con dei moduli generici riutilizzabili.

L’idea è stata quella di invertire questa logica creando un nucleo dell’app generico, comune a tutti i nostri progetti. Questo nucleo generico, con dei blocchi specifici (riutilizzabili o meno), il tutto per rispondere ai bisogni dei nostri clienti. Ecco così servito il nuovo approccio!

La nostra filosofia è una specie di compromesso tra due diverse tendenze:
1) L’utilizzo di micro componenti, che consente di avere una grande offerta dal punto di vista commerciale ma che richiede la messa in comune dei differenti moduli per ogni progetto.
2) La creazione di un progetto “modello”, dove l’app è un componente unico, che permette di risparmiare tempo nella fase di sviluppo, riducendo però l’offerta commerciale.
 

La nostra linea guida è dunque: creare dei componenti “mediani” per ogni specifica funzionalità.

 
Questa strategia presenta tutta una serie di limitazioni prima di lanciare il progetto, ottimizzando però costantemente la fase di manutenzione. Inoltre per mantenere la stabilità dei nostri progetti, abbiamo deciso di configurare queste componenti con parametri descrittivi (e non con righe di codice).

L’investimento iniziale consiste in pratica nel valutare tutti i possibili scenari di una determinata caratteristica, in modo da poter integrare i parametri sufficienti per la sua futura personalizzazione. Come risultato abbiamo ottenuto un assemblaggio strutturato da vari ‘pezzi’, dove ognuno di questi viene provato individualmente per facilitare il funzionamento.

Se vuoi saperne di più sul Feature Templating qui hai il video della nostra conferenza (in francese):
 

A che punto siamo con GoodBarber Open Product?

L’anno scorso, in occasione dell’AppDays 2015, abbiamo presentato un nuovo progetto: GoodBarber Open Product. In questo anno abbiamo avuto modo di raccogliere numerosi feedback che ci hanno permesso di ripensare il tutto in modo un po’ diverso.
 

Ciò che abbiamo fatto è stato condividere GoodBarber Open Product con alcuni partner, nella sua versione Alpha. Questo ci ha dato la possibilità di provare la nostra idea nella “vita reale”. Sappiamo bene che molti di voi avevano tanta voglia di testarlo e partecipare a questa sperimentazione, ma GBOP è un progetto parallelo che non ha risorse sufficienti per coinvolgere un numero elevato di alpha tester.

Sulla carta GoodBarber Open Product è stata una buona idea, ma nella pratica abbiamo avuto modo di vedere che c’erano troppe restrizioni per gli sviluppatori. Il modo in cui avevamo pensato inizialmente GBOP richiedeva uno sviluppo per iOS, Android e web. Una mole di lavoro enorme! Inoltre tutti gli sviluppatori ci hanno comunicato che il fatto di non potere utilizzare il back office della propria applicazione implicava una perdita in fatto di fluidità, oltre a maggiori difficoltà nel vendere il progetto ai clienti. Il progetto andava infatti compilato esternamente.

Abbiamo così deciso di ripensare GBOP, applicandovi la filosofia “Feature Template” che ti ho spiegato poco fa. L’idea è quella di mantenere un nucleo nativo molto generico, mantenuto da GoodBarber e capace di evolversi in modo indipendente, senza riguardare le interconnessioni tra moduli. Adesso tra questi moduli, i “brick” sviluppati dai programmatori in Angular JS si integrano perfettamente. Sarà possibile arrichire le tue app utilizzando un solo linguaggio.

Crediamo che questo sia il modo migliore per permettere a soggetti terzi di ampliare le funzionalità  di GoodBarber. Adesso abbiamo solo bisogno del tempo per realizzare tutti gli aggiustamenti necessari per far si che tutto funzioni bene. E prima concludiamo questo nuovo passo, prima possiamo andare avanti con ulteriori nuovi progetti.
 

A presto!

Questa edizione di AppDays è stata molto gratificante per noi. Ci ha reso possibile recuperare informazioni utilissime sui nostri prodotti. Allo stesso tempo abbiamo potuto dire la nostra su questo intrigante mondo delle applicazioni mobile.

Stay tuned!

Tradotto da Michele Pisani