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Blocco della pubblicità su mobile vs. app native

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Una delle funzionalità che ha suscitato maggiore curiositá, dopo il rilascio del nuovo sistema operativo di Apple, iOS 9, é sicuramente la possibilitá di installare delle app per il blocco della pubblicità. Ma la questione é: queste avranno successo?

A quanto pare sembra di si. Le applicazioni ad block hanno raggiunto le prime posizioni su App Store a un giorno dal rilascio di iOS 9. Crystal, Purify, questi i nomi, a primo impatto cosí innocenti, che rappresentano una grave minaccia per i ricavi dell’advertising su mobile.

Le applicazioni ad block e i browser di navigazione web

Va bene, si tratta di una novità. Ma cosa accadrebbe se questa tendenza diventasse popolare? Che effetti avrebbe sulla pubblicità su mobile?

Tecnicamente parlando, queste applicazioni sono facili da implementare e pertanto attraggono un gran numero di utenti. Una volta scaricato iOS 9 é sufficiente scaricare l’app in questione, andare in Impostazioni > Safari > Blocco contenuti e attivare l’estensione scelta.

Anche Android é stata presa di mira, i creatori di AdBlock Plus hanno lanciato AdBlock su Google Play. AdBlock é diverso rispetto ai suoi diretti concorrenti, visto che funziona come un vero e proprio browser. Una strategia differente che, per gli utenti Apple (AdBlock browser é ugualmente disponibile sull’App Store), bypassa le stesse impostazioni del telefono.

Le applicazioni ad block e le app native

Quindi cosa comporta tutto questo per i proprietari di applicazioni mobile? La buona notizia per te, caro GoodBarber, é che le app native rappresentano la migliore soluzione per evitare il blocco degli annunci. Per cui la pubblicitá all’interno delle app non verrà toccata.

Una delle ragioni per cui questi ad block sono diventati popolari sui desktop di tutto il mondo, e adesso su mobile, é perchè gli utenti sperano che il contenuto in questione carichi più rapidamente. Per il mobile significa anche avere dei dispositivi più veloci, più stabili e con una maggior durata della batteria. Tutti questi vantaggi stanno causando grandi preoccupazioni agli editori, preoccupati per i propri ricavi attraverso la telefonia mobile.

Ma le applicazioni native caricano già i contenuti in modo rapido, cosa che ci permette di sottolineare l’importanza di scegliere questo tipo di app.

Le applicazioni ad block e il futuro dell’advertising su mobile

Per concludere con una nota carina per tutti quanti, compresi gli appassionati di app, in tanti hanno sottolineato come le applicazioni ad block non siano gratuite. A parte il browser AdBlock, tutte le altre possono essere scaricate dopo pagamento e posso arrivare a costare fino a 3,99 $. Una cosa che normalmente scoraggia gli utenti.

La privacy è inoltre una preoccupazione. L’idea che un’altra app possa monitorare ogni tua mossa, è un’altro motivo che potrebbe portare gli utenti a non aver troppa voglia di scaricare questo tipo di applicazioni.

Alla fine dei conti il futuro della pubblicitá non appare cosí in pericolo. Gli esperti pensano che questo tipo di sviluppo porterá semplicemente l’advertising mobile a evolversi, trovando magari soluzioni nuove ed eleganti per aggirare il blocco.

Gli utenti senza ombra di dubbio risultano essere i vincitori, con sempre meno banner e pop up in circolazione e un miglioramento per quanto riguarda il tempo di caricamento.
L’unico inconveniente potrebbe essere il fatto che la barriera tra contenuto reale e contenuto sponsorizzato é destinata a diventare sempre più labile. Ma per quanto riguarda i ricavi pubblicitari, se è questa la tua preoccupazione, non dovrebbero esserci cambiamenti significativi.
Tradotto da Michele Pisani