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La stampa digitale. Un mondo in alta risoluzione.

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The Guardian

The Guardian

La stampa si fonda e vive di comunicazione. Sono le notizie che fanno la stampa; la carta è solamente il mezzo da noi riconosciuto come ufficiale divulgatore di tali notizie.
Fu infatti grazie all’invenzione de telegrafo che la stampa riuscì ad abbattere le barriere della distanza, avvicinando le nazioni e permettendo la divulgazione non solo di notizie economiche e politiche ma anche culturali.
 
Oggi si parla di comunicazione digitale, nuovi media e notizie flash. Questo è l’oggi!
Ma facciamo un breve passo indietro…

Le notizie nella storia

Nel 1600, nacquero le prime gazzette a stampa. La periodicità di stampa era irregolare, e non essendo ancora stato inventato il servizio postale, le notizie non si propagavano oltre le mura della città.
Nel 1700, iniziarono ad uscire in Inghilterra i primi quotidiani, tra i quali spiccavano già nomi, che poi divennero celebri pilasti della stampa inglese, come il Daily Post e il Daily Journal. 
Nel 1731 apparve in Inghilterra il The Gentleman's Magazine, da cui deriva il termine “magazine” a classificare i giornali di informazione leggera.
Durante il XIX secolo il giornalismo conobbe un periodo di straordinaria diffusione grazie all’avvento della rivoluzione industriale che, con la meccanizzazione del ciclo di stampa, permise una maggiore tiratura.
 
Ma fu grazie all'invenzione del telegrafo, che la velocità di comunicazione riuscì veramente ad incrementare in modo significativo, permettendo la diffusione di notizie su fatti accaduti molto oltre le mura della propria città. 

Noi nostalgici della carta stampata

Juliette Gold

Juliette Gold

Io mi definisco una nostalgica hi-tech! Ovvero un topo da biblioteca con il wifi.
Ovunque vada finisco, sempre ed immancabilmente all’interno di biblioteche o librerie, ad annusare il profumo dei libri; adoro la carta delle loro pagine e le storie che essi racchiudono! Non posso fare a meno di toccare tutte quelle copertine rigide e decorate, la carta spessa e ingiallita, ed ammirare la lucentezza delle pagine patinate dei grandi libri fotografici. Per me sono un vero viaggio all’interno di un mondo che vorrei poter vedere tutti i giorni.
 
Qualche anno fa lavoravo per una agenzia di moda, e in preda ad una euforia da photo shooting, sostenuta da una passione pluriennale per la fotografia di moda, mi sono abbonata a tutte le principali testate giornalistiche europee di moda, espandendo così il mio amore per i libri alle riviste. Tralasciando il grido di dolore intergalattico lanciato dalla mia carta di credito, successe che, dopo qualche mese, la mia camera da letto si era imprevedibilmente trasformata nell’archivio stampa di Vouge. 
Le riviste e i giornali si accumulano molto più rapidamente dei libri, cosa a cui scioccamente non avevo pensato. Infatti si possono leggere tranquillamente 3/4 riviste alla settimana, io le leggo anche in un solo weekend, e siccome buttare un’edizione di Vogue è, per una fanatica della moda, qualcosa di inammissibile e intollerabile, alla fine ci si riduce come me, a dividere la stanza con un centinaio di top model.

Dalla carta al digitale

La nostalgia per il passato crea spesso cecità quando si guarda verso tutte le nuove ed incredibili opportunità che questo rapido mondo tecnologico ci pone davanti quotidianamente. Bisogna trovare la giusta dimensione, che ci permetta di crescere, senza abbandonare del tutto il nostro lato nostalgico.

Per quanto adori le biblioteche, viverci dentro è tutta un’altra cosa! La soluzione più pratica per me, è stata quella di, attivare il mio lato hi-tech, e decidere di spostare la mia fonte di notizie dalla carta al web. 
 
L'unico problema a questo punto era che per accedere a tutte quelle notizie ora dovessi aspettare di essere a casa, davanti al mio pc, mentre fino ad allora potevo portarmi in giro le mie riviste, come un salva attesa, per tenermi compagnia in qualsiasi momento ne avessi bisogno!

La tablet revolution

Ricerche hanno dimostrato che il numero di utilizzatori di smartphone e tablet è in continuo aumento; in particolare i tablet user hanno registrato un aumento del 282% tra il Q1 2011 e il Q1 2013 [Per chi non lo sapesse il primo iPad fu presentato il 27 gennaio 2010].
 
Nel 2013, il tempo trascorso con i digital media, tra gli adulti americani, ha superato, per la prima volta, il tempo speso a guardare la TV; Con i dispositivi mobile in cima alla classifica d’utilizzo. Secondo i nuovi dati di eMarketer, quest’anno, il tempo trascorso con i dispositivi mobili continuerà a crescere, molto più velocemente rispetto a tutti gli altri media.
 
Ok! Finora quindi sappiamo che bisogna di sicuro avere una presenza sui dispositivi mobile, se si vuole continuare ad avere una comunicazione di successo. 
Ma perché non dovrebbe bastarmi uno smartphone e dovrei lanciare la mia rivista anche su tablet?
 
Qui sotto trovate i risultati di una interessante ricerca sostenuta da VivaKI , che indica quali sono le attività che gli utenti preferiscono fare con i loro dispositivi tablet.
Quindi, per rispondere alla domanda di prima: Perché scegliere di essere presenti anche su tablet? La risposta è, perché il 70% di un audience in continua crescita esponenziale sceglie questo strumento per accedere quotidianamente alle notizie sul web.
 
Voglio mostrarvi ora perché limitarsi all’accesso web da tablet non è un’alternativa accettabile per la vostra rivista.
 
Come ho detto prima, e l’immagine qui sotto ne è un buon esempio, i siti web di notizie hanno solitamente molte voci nei loro menu, molti call to action, che su di uno schermo di dimensioni ridotte possono creare confusione e difficoltà di lettura; Specialmente se il vostro sito web non ha neanche un design responsive.
Specialmente quando si parla di lettura, bisogna assicurasi di offrire la miglior user experience possibile al lettore, in modo tale che la navigazione tra le varie notizie sia qualcosa di confortevole. I vostri contenuti devono essere al centro dell’attenzione, senza distrazioni e con una perfetta ottimizzazione rispetto al dispositivo che si sta utilizzando.
GoodBarber, sotto questo aspetto, non fa mancare nulla ai sui utenti, offrendo il miglior design adaptive per la sua versione iPad.
 
Come potete vedere nell’esempio qui sotto, la visualizzazione è perfetta, ed unica per ogni dispositivo.

I surplus di un'app

Oltre alla perfetta ottimizzazione di visualizzazione, un’app nativa vi offre tante altre novità interessanti ed utili al vostro business, come per esempio le notifiche push, che vi aiuteranno a mettere in risalto una notizia di particolare importanza; le statistiche editoriali, che vi mostrano nel dettaglio i contenuti maggiormente apprezzati dai vostri lettori; le opzioni di condivisione integrate, che permetteranno ai vostri utenti di rendere virali le vostre notizie; i servizi di advertising interni, sicuramente interessanti per i vostri gli sponsor e inserzionisti, ....
 
Ora che avete capito l’importanza di avere un’app su tablet per la vostra rivista o sito di notizie, vi starete chiedendo da che parte iniziare!?! Non preoccupatevi, a questo avevo già pensato mesi fa quando scrissi “Come creare l'app perfetta per un sito web di notizie”.

Non mi resta che augurarvi un buon lavoro ;)