
8 lezioni sull'engagement che possiamo imparare dall'Ice Bucket Challenge
Avrete sicuramente sentito parlare dell'Ice Bucket Challenge, il fenomeno virale di quest'estate, lanciato per raccogliere fondi per la ricerca contro la l'ALS. Magari avete anche partecipato! Questa iniziativa brillante si è dimostrata essere un enorme successo, che ha permesso di raccogliere più di 100 milioni di dollari devoluti all'associazione ALS (sclerosi laterale amiotrofica). Il concetto di accettare una sfida e poi sfidare i propri amici a fare lo stesso era già da tempo popolare sui social, ma l'Ice Bucket Challenge l'ha portato ad un nuovo livello, coinvolgendo migliaia di persone in tutto il mondo e diventando il tema più discusso dell'estate 2014. Il tutto è cominciato quando Pete Frates, un ex giocatore di baseball a cui è stata diagnosticata l'ALS due anni fa, ha sfidato un suo amico a donare 100€ all'associazione ALS oppure a rovesciarsi un secchio di ghiaccio addosso. L'idea era talmente semplice e divertente che si diffuse a macchia d'olio su tutti i social in brevissimo tempo. Man mano che sempre più persone partecipavano, la modalità cambiò leggermente. Anche se erano tutti più che volentieri disposti a fare una donazione all'associazione, non volevano lasciarsi sfuggire l'esilarante opportunità di buttarsi un secchio di ghiaccio addosso. Dunque hanno iniziato a fare entrambe le cose. Assolutamente comprensibile... ;)